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Bonus acqua potabile: cos'è e come funziona

Il Bonus acqua potabile è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 e fornisce un'utile contributo all'eliminazione delle bottiglie di plastica, incentivando un maggiore utilizzo dell'acqua del rubinetto, con un sostegno agli investimenti in sistemi che ne migliorano il gusto e la qualità.

Questo bonus è forse meno noto rispetto ai più diffusi bonus edilizi ad oggi vigenti, ma permette una detrazione del 50% sui sistemi di trattamento dell'acqua potabile, con un tetto massimo di spesa di 5000 euro e per un importo massimo detraibile di 1000 euro a immobile per le persone fisiche e 5000 euro per immobili adibiti ad attività commerciali o istituzionali, per esercenti di attività di impresa, arti e professioni e per enti non commerciali.

Quali sono gli interventi agevolati?

È possibile approfittare del bonus acqua potabile per recuperare parte delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, raffreddamento, aggiunta di anidride carbonica alimentare che contribuiscono a migliorare la qualità dell'acqua del rubinetto e ad aumentarne il consumo.

Come funziona la detrazione?

Le spese sostenute per installare questi sistemi devono essere documentate da regolari fatture, che specifichino il codice fiscale del soggetto richiedente. I relativi pagamenti dovranno essere emessi con bonifico bancario o postale.

La richiesta va effettuata con apposita comunicazione all'Agenzia delle Entrate da effettuare, su portale dedicato, tra il 1 febbraio e il 28 febbraio dell'anno successivo a quello della spesa effettuata. Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

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